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Scuola, Brasile in coda alla classifica Ocse. Nel 2014 ci sono ancora 14 milioni di analfabeti

Il sistema educativo brasiliano è al 58 esimo posto tra i Paesi industrializzati. Anche la sanità è arretrata: appena 2,4 letti in ospedale e 1,5 infermieri ogni mille abitanti 

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Negli ultimi dieci anni il Brasile ha compiuto importanti passi avanti nello sviluppo del sistema educativo. E nonostante ciò rimane nelle ultime posizioni in tutte le statistiche sull’educazione rispetto ai Paesi Ocse. 

Gli sforzi da compiere per raggiungere gli standard europei sono ancora molti: per garantire un livello adeguato di insegnamento ad esempio ci vorrebbero 300 mila insegnanti in più.

Il trend, rispetto ad alcuni indicatori, è comunque positivo. Nel 2003 solo il 65% dei 15enni erano iscritti  a scuola, oggi la percentuale è cresciuta fino al 78 per cento. Nel corso degli ultimi 15 anni inoltre il Paese è riuscito a raggiungere quasi il 100% di frequenza scolastica dei bambini dai 7 ai 14 anni.

Altro tasto dolente la sanità. Se è vero che negli ultimi 20 anni il Brasile ha sperimentato un nuovo modello di copertura sanitaria universale, che ha portato ad un dimezzamento della mortalità infantile, sono ancora troppe le debolezze del sistema.

Ad esempio sono pochissimi gli investimenti nel settore e comunque prevalentemente privati. La speranza di vita rimane ancora bassa rispetto agli altri Paesi Ocse: oggi è stimata a 74 anni rispetto agli 80,1 della media europea. Per capire l'arretratezza del sistema basta dare due dati: ci sono 2,4 letti e 1,5 infermieri ogni mille abitanti, i dati medi dell'Ocse sono rispettivamente 4,8 e 8,7.