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ECONOMIA

Via libera definitivo al Dl Recovery: sì dal Senato

Passa al Senato con 229 voti favorevoli e 28 contrari, nessun astenuto, il provvedimento con misure urgenti per il Pnrr e per prevenire infiltrazioni mafiose. Posta la fiducia dal Governo

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L'Aula del Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sul Dl Recovery con 229 voti favorevoli e 28 contrari, nessun astenuto. Viene così dato il via libera finale da parte di Palazzo Madama al provvedimento con le misure urgenti per l'attuazione del Pnrr e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, nel testo già approvato dalla Camera.  

Il provvedimento, composto inizialmente di 51 articoli, a seguito delle modifiche introdotte nel corso dell'esame parlamentare risulta ora composto di 96 articoli, suddivisi in quattro titoli, tra misure urgenti e per l'accelerazione della realizzazione degli obiettivi 2021, gestioni commissariali e rafforzamento del sistema di prevenzione antimafia.

Numerose sono state le misure approvate nella prima lettura di Montecitorio e confermate dal Senato: spaziano da nuovi interventi di ristoro a settori economici tuttora alle prese con gli effetti causati dalla pandemia, ad azioni per la diffusione dei pagamenti digitali e la tutela dei clienti domestici maggiormente esposti al caro-bollette.

Tra le misure di sostegno inserite figurano un credito d'imposta concesso alle imprese del settore turistico, ricettivo e fieristico-congressuale, un credito di imposta e un contributo a fondo perduto a fronte di specifiche spese sostenute per interventi in materia edilizia e per la digitalizzazione d'impresa.

Il bonus fiscale spetta fino all'80% delle spese sostenute, mentre il contributo è attribuito fino al 50% delle spese per detti interventi, per un importo massimo di 40.000 euro (eventualmente innalzabile, in presenza di specifiche condizioni). Per le spese non coperte dagli incentivi è inoltre possibile accedere a un finanziamento a tasso agevolato. Contributi a fondo perduto vengono attribuiti per il 2021, attraverso un fondo da 10 milioni, anche alle imprese della ristorazione.